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Pablo Ulian
Designer di formazione, ha la capacità di mettere insieme frammenti per farne oggetti esatti, etici e significanti, la cui presenza interroga silenziosa perché quei frammenti sono pezzi di idee, a lungo meditate, e di esperienza fisica dei materiali e delle forme, che continuano a vibrare nella loro raggiunta, nuova, finitezza. I suoi percorsi, condivisi con il fratello Giuseppe, si perdono nelle pieghe tortuose del progetto e della sperimentazione e raggiungono la meta nella sintesi e nello scarto di ciò che è superfluo e non funzio-nale alla migliore resa dell’idea. Da qui, forse, l’assoluta mancanza di gerarchie fra gli elementi intrinseci e formali di tutto quello che fa.
Studia all’Accademia di Belle Arti di Carrara e successivamente si iscrive all’Isia di Firenze dove si diploma in industrial design. Nel 1990 lavora come assistente nello studio di Enzo Mari. Espone al Salone Satellite nel 2000 e vince il primo premio Design Report Award. Nel 2009 si tiene la sua prima mostra personale alla Fabbrica del Vapore curata da Beppe Finessi. L’anno seguente viene presentata “Tra gioco e discarica” la sua seconda mostra personale alla Triennale di Milano, questa volta curata da Enzo Mari. E’ invitato alla VI edizione del Triennale Design Museum del 2013 dove realizza un’installazione dedicata all’opera di Vico Magistretti. Nel 2014 e 2015 progetta gli allestimenti delle esposizioni annuali alla Fondazione Magistretti. Nel 2016 gli viene dedicata una grande mostra personale al Palazzo Mediceo di Seravezza. Parallelamente al suo lavoro di designer ha svolto attività didattica presso importanti atenei e scuole di design. Ha collaborato con Droog Design e con aziende italiane come Driade, Fontana Arte, Danese, Zani&Zani, Azzurra Ceramiche,Up Group, Zava Luce, Antonio Lupi e Bufalini. Nel 2020 ha curato l’allestimento della mostra antologica di Enzo Mari curata da Hans Hulrich Obrist e Francesca Giacomelli che si é tenuta alla Triennale di Milano. Alcuni suoi progetti sono entrati nella collezione permanente del Triennale Design Museum, del London Design Museum e del Montreal Museum of Fine Art.