60° anniversario della produzione della Collezione

Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® Collection

editata da Cassina



Nel 1965, mentre Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand erano ancora in vita, Cassina iniziò la produzione dei primi quattro modelli dei loro mobili rivoluzionari. Questa decisione visionaria avviò un processo di riedizione unico che diede origine a questa collezione.

 

Il Centro Ricerche e Sviluppo di Cassina, in collaborazione con esperti e storici del design, ha studiato meticolosamente i disegni originali di questi arredi, presentati per la prima volta al pubblico nel 1929 nell’installazione d'interni 'L'Équipement intérieur d'une habitation' al 'Salon d'Automne' di Parigi. Cassina ha saputo trasformare questi modelli da una piccola produzione artigianale a un processo di produzione industriale e che oggi vuole  celebrare con questa mostra.

 

Il successo commerciale della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® editata da Cassina, è andato di pari passo con l'internazionalizzazione dell’azienda, consentendo una distribuzione mondiale in tempi brevi e creando il mito di queste icone.

Nel corso degli anni, Cassina ha continuato ad ampliare e aggiornare la Collezione, collaborando con la Fondazione Le Corbusier e gli eredi di Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret, sempre con il massimo rispetto per il progetto originale.

1965 launch of an iconic collection

Salon d'automne 1929 - Ph. Jean-Collas-ArchivesChP

EDIZIONI LIMITATE: IL COLORE È LA CHIAVE

 

In occasione del sessantesimo anniversario, i primi quattro modelli della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® - la poltroncina 1 Fauteuil dossier basculant, le poltrone 2 Fauteuil Grand Confort, petit modèle e 3 Fauteuil Grand Confort, grand modèle e la 4 Chaise longue à réglage continu - sono ora disponibili per un periodo di tempo limitato in tre nuove varianti di colore.

 

Strutture lucide nelle tonalità rosso, blu e verde abbinate a un velluto mohair ton-sur-ton per le poltrone e cuoio autoportante per la chaise-longue e poltroncina, definiscono questi pezzi contemporanei, ordinabili fino a settembre 2026.

 

Studiate insieme alla Fondazione Le Corbusier e agli eredi di Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, queste versioni speciali, parte della serie 'durable' sviluppata con materiali circolari, a conferma dell’impegno di Cassina per adottare un approccio più sostenibile, evidenziano l'importanza del colore per i designer e danno vita a una proposta fresca e ancora più attuale per la casa di oggi.

 

STAGING MODERNITY

 

In occasione della celebrazione del 60° anniversario della produzione della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® editata da Cassina, Formafantasma dà vita a un'installazione artistica e a una pièce teatrale all’interno del Teatro Lirico Giorgio Gaber, rendendo omaggio alla produzione avanguardista dell’azienda.

 

Questo intervento, attento e provocatorio, mette in discussione la dissonanza tra gli ideali modernisti e il mondo contemporaneo, invitando il visitatore a riflettere su una visione in continua evoluzione che si distacca dall'industriale e dal razionale per abbracciare un'ecologia naturale e selvaggia.

 

Durante la Milano Design Week, viene attivata un'esperienza teatrale immersiva, parte integrante dell'installazione, diretta da Fabio Cherstich e basata su tre testi commissionati al filosofo Emanuele Coccia, all'architetto, scrittore e curatore Andrés Jaque e all'architetto e artista Feifei Zhou (terriStories).

 

LA MACCHINA RAZIONALE PER L’ABITARE SI EVOLVE IN UN’ECOLOGIA E SELVAGGIA

 

Nel suo nucleo, Staging Modernity’ critica le opposizioni binarie che hanno storicamente strutturato il discorso modernista: da un lato il meccanizzato, il razionale e il civilizzato; dall’altro il naturale, l’organico e il selvaggio. L’installazione chiede: cosa succederà quando non aderiremo più a queste distinzioni? Cosa succederà quando la modernità si confronterà con un’ecologia più ampia, che include attori non umani, animali ed ecosistemi, oltre alle forze della cultura, dell’industria e della tecnologia?

 

La presentazione frammentata del lavoro di Le Corbusier, Perriand e Jeanneret in ‘Staging Modernity’ non è un’astrazione, ma una riflessione della dissonanza tra gli ideali modernisti e il mondo contemporaneo. Mentre a metà del XX secolo si celebrava una netta rottura con la tradizione, oggi ci troviamo a fare i conti con le conseguenze non intenzionali di quella rottura, dove le linee tra ciò che è umano e ciò che è naturale sono sempre più difficili da navigare. Attraverso questo intervento, Formafantasma propone una nuova lente attraverso cui vedere il modernismo, non come un'ideologia fissa e statica, ma come una conversazione in continua evoluzione con il presente.

 

“In sostanza, ‘Staging Modernity’ è un omaggio critico. Omaggia la visione rivoluzionaria di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, offrendo al contempo uno spazio aperto a nuove riflessioni e interpretazioni sulla modernità.”

Formafantasma

STAGING MODERNITY: L’EREDITÀ DEGLI IDEALI MODERNISTI IN UN MONDO CONTEMPORANEO

 

Durante la Milano Design Week 2025, al Teatro Lirico Giorgio Gaber, il duo italiano Formafantasma presenta ‘Staging Modernity’, una pièce teatrale e un’installazione che celebra il 60° anniversario della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® con un’interpretazione attenta e provocatoria dell'eredità del Modernismo.

 

“Questo progetto mira a sfidare le narrazioni convenzionali sulla modernità, la domesticità e il design mentre esamina le profonde implicazioni culturali di queste idee oggi.”

Formafantasma

 

‘Staging Modernity’ adotta come fondamento la pianta del ‘Salon d’Automne’, una pietra miliare nella storia dell'architettura e del design moderno. Questo momento storico cercava di ridefinire l'ambiente domestico come una macchina à habiter (macchina per abitare) industriale e funzionale, liberandolo dal peso della tradizione. Introducendo i loro mobili in tubolare metallico, Le Corbusier, Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret distanziarono la loro nuova estetica moderna dalla lavorazione tradizionale del legno dell'epoca. Questa rottura radicale non era intesa solo come un cambiamento di design, ma come un simbolo della modernità stessa: un mondo lungimirante, industriale e razionale svincolato dal passato.

 

Anziché semplicemente rivisitare o commemorare questo momento storico, l'installazione di Formafantasma ‘Staging Modernity’ lo destruttura distribuendo elementi nello spazio come se fossero schizzi o bozze. Questi frammenti, come pezzi di un puzzle, evocano l'idea di una visione un tempo intera ma ora frammentata, offrendo una lente attraverso cui riconsiderare la concezione idealizzata della modernità.

Il lavoro di Le Corbusier, Perriand e Jeanneret, profondamente radicato nella filosofia della razionalità e del progresso, viene reimmaginato nell'intervento di Formafantasma, non come una visione incontaminata di

perfezione industriale, ma come qualcosa di più aperto e poroso. Lo spazio è popolato da riproduzioni animali, abbattendo il confine tra ciò che è considerato "umano" e "non umano", o tra il moderno e il selvaggio.

 TESTI AUTORIALI DELLA PERFORMANCE

 

Per tutta la settimana, performance teatrali dirette da Fabio Cherstich con attori professionali saranno messe in scena come parte integrante dell'installazione. Basate su tre testi commissionati al filosofo Emanuele Coccia, all'architetto, scrittore e curatore Andrés Jaque e all'architetto e artista Feifei Zhou (terriStories), la riflessione sulle implicazioni ideologiche e materiali della modernità e della natura viene ulteriormente

esplorata, andando oltre lo statico e il visivo per includere il performativo, l'uditivo e l'incarnato in un'esperienza completamente immersiva per il pubblico.

 

Immagino una performance in cui un coro abita lo spazio interagendo con gli oggetti in modi non convenzionali. I corpi ne esplorano i limiti strutturali, adattandosi e ridefinendone la funzione, fino a dissolvere ogni gerarchia tra uomo, oggetto e natura. Il teatro, luogo della convenzione per eccellenza, diventa di conseguenza uno spazio di condivisione poetica, dove tutto può trasformarsi. Un’utopia scenica in cui la presenza fisica restituisce al teatro il suo potere evocativo più autentico.

Fabio Cherstich, regista.

 

Per questa occasione, Cassina continua la sua missione di supportare e coltivare i giovani talenti attraverso il coinvolgimento di artisti provenienti dalle accademie locali di arti performative e studenti di Domus Academy, che saranno disponibili per spiegare il progetto al pubblico.

 

A seguito della Milano Design Week, Cassina desidera donare una selezione delle riproduzioni degli animali per scopi educativi e culturali, mentre i pezzi rimanenti saranno custoditi negli Archivi Cassina.


 

 TESTI AUTORIALI DELLA PERFORMANCE 


Emenuele Coccia
Filosofo 

Andrès Jacque, architetto, scrittore e curatore

Feifei Zhou, (terriStories), architetto e artista


The first four models of the Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand® Collection