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Davide Oldani e Manuele Pirovano
Davide Oldani, ideatore della Cucina POP - alta qualità e accessibilità - ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine. Dopo un anno di attività, le più autorevoli guide gastronomiche lo annoverano fra i grandi chef della cucina italiana. Riceve infatti diversi riconoscimenti come la stella dalla Guida Michelin nel 2004, l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano nel 2008 e nel 2013 viene invitato ad Harvard per raccontare la sua esperienza imprenditoriale in seguito a una case history sul suo ristorante pubblicata sulla Harvard Business School Review.
Nel maggio 2014 ha visto nascere il Davide Oldani Cafè – nella nuova Piazza del lusso in un’area dell’Aeroporto di Malpensa a Milano.
Ha pubblicato diversi libri, tra cui Cuoco andata e ritorno (2008), Le D’Onne lo sanno (2018), Mangia come parli (Luglio 2020), e POP Food (2021) edizione tascabili Feltrinelli.
Nel 2016 ha inaugurato il suo nuovo D’O, un’evoluzione del precedente, per poter realizzare una cucina più “grande”, capace di confrontarsi con altre cucine nel nostro Paese e non solo.
Nel novembre 2020 la Guida Michelin gli conferisce la seconda stella per l’anno 2021 e la stella Verde Michelin, simbolo della sostenibilità.
La sua attività di designer, nata dall’osservazione quotidiana dell’ospite, rispecchia quella di cuoco: tavoli, sedie, piatti, posate e bicchieri sono ispirati al POP: semplici, funzionali, eleganti
Manuele Pirovano, classe 1983, muove i primi passi verso il vino all'istituto alberghiero Carlo Porta di Milano, dove ha la fortuna di incontrare come "insegnante" il sommelier campione del mondo 1978 Giuseppe Vaccarini. Nel 2001 vince il "miglior sommelier junior (under 21) d'Italia" e parte per un'esperienza all'estero al Waterside Inn dei fratelli Roux. Due anni in un ristorante/enoteca milanese (Sadler wine & food) e poi, nel 2004, inizia la sua collaborazione con lo chef Davide Oldani. Tutt'ora gestisce la sala e la cantina del Ristorante D'O. Ricopre per tre anni la carica di coordinatore per Milano e provincia di ASPI (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana).
Per la guida de "L'Espresso" è il MIGLIOR SOMMELIER 2024.